La cosa peggiore dei D.S.A.



Quando si pensa a chi ha una diagnosi di disturbi specifici di apprendimento, si crede che la cosa peggiore sia il sentirsi etichettato oppure il non riuscire a prendere un bel voto a scuola nonostante l'impegno. La realtà però è, purtroppo, molto differente. Ciò che pesa non è la definizione del disturbo, che per chi non lo vive può voler dire classificare la persona in una categoria definibile come "vorrei ma non posso". Anzi, la definizione a volte è ciò che permette una spiegazione laddove si faticava a trovarne le cause ("perché scrivo storto nonostante le righe?", "perché dopo 5 minuti di lettura mi sento già affaticato?", "perché la tabellina del 7 non mi entra in testa?", ecc.). Il problema, il vero problema, è che avere un D.S.A. significa scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo che ti risulta difficile rispetto alle richieste dell'ambiente in cui vivi. Il che a volte dà la sensazione di non avere il pieno controllo di sé: non nel senso che si dà in escandescenza all'improvviso, senza sapersi trattenere, ma è come se quelle parti del proprio corpo che dovrebbero eseguire ciò che si vorrebbe, non lo fanno. Così un giorno, all'improvviso, pur nella consapevolezza della tua disgrafia, quando devi scrivere 45 la tua mano scrive 54. E quindi? Immaginate che si tratti di un importo di un bonifico o delle cifre di un numero di telefono. Capite le conseguenze? Il punto è che magari fino a quel momento tu non hai mai fatto errori simili. O forse non te ne sei mai accorto... O magari il contesto era tale da non portarti a commettere tali errori. 

Questo è un esempio di come possa cambiare la visione di una difficoltà dall'esterno all'interno. Chi la vive può accettarla, può integrarla nella visione che ha di sé, può avere una consapevolezza tale da non dare fiducia alle proprie abilità definite clinicamente come deficitarie, ma sa che proprio per questo dovrà investire ulteriori energie per prestare attenzione anche a ciò. Non è semplice, è faticoso, a volte frustrante, a volte sorprendente (non sempre le scoperte sono per forza negative, suvvia: chi ha dei D.S.A. può avere molte altre risorse a cui attingere). Sicuramente è difficile da far capire a chi pensa che una simile diagnosi sia utile solo a scuola... o addirittura non serva.

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