Imparare non significa per forza annoiarsi

Per qualche misterioso motivo, c'è sempre stata l'idea che per imparare fosse necessario versare sangue, sudore e lacrime. Come se ridendo non fosse possibile apprendere.


Studi anche molto recenti hanno dimostrato che un clima positivo e supportivo in classe sostiene motivazione ed apprendimento. Le emozioni infatti hanno una grandissima influenza su questo processo, guidando la sfera decisionale e creativa.

Secondo Lev Semënovič Vygotskij l'apprendimento non è un'assimilazione passiva di contenuti, ma implica un'importante attivazione cognitiva ed emotivo. Per Howard Gardner lo studente che è stimolato positivamente e che può associare le nozioni ad emozioni riuscirà ad apprendere con minor fatica e con risultati migliori rispetto a chi non viene emotivamente coinvolto, che rischia invece di dimenticare quanto studiato in tempi decisamente più brevi.

Nella mia esperienza professionale, quando si tratta di lavorare sugli apprendimenti cerco sempre di mantenere un clima principalmente sereno, in cui l'errore diventa parte integrante del lavoro in quanto segnale di difficoltà e quindi di necessità di ulteriori elaborazioni. Proporre il tutto come una sfida contro se stessi, soprattutto con i più piccoli, diventa un gioco stimolante in cui gli errori diventano un nemico contro cui insieme stiamo combattendo utilizzando esercizi e giochi. Giochi? Sì, sì, ho proprio detto giochi. Nelle attività di potenziamento infatti miei grandi alleati sono diversi software con i quali vado a lavorare sugli aspetti deficitari in maniera intensiva, ma che garantiscono un clima piacevole e rendono più sostenibile il tutto. Altri strumenti importanti, soprattutto quando gli incontri sono in presenza, possono essere giochi come quelli di abilità, di memoria o di strategia, che allenano vari aspetti senza fatica. La pasta modellabile invece, grazie alla sua versatilità, agevola addirittura lo studio della matematica.

Per quanto invece riguarda le strategie per studiare, laddove ci sono difficoltà nella comprensione di determinati concetti io consiglio sempre la visione di film, cartoni animati o video di Youtube sul tema: tutto ciò non per sostituire i libri, ma per integrarli con spiegazioni ed immagini alternative.

Come potete constatare, le possibilità per apprendere in maniera alternativa ci sono e sono spesso molto accessibili. Senza contare che possono diventare anche occasioni di condivisione e divertimento non solo per chi deve studiare, ma anche per il resto della famiglia.

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