Uno psicologo in campo?


Kobe Bryant concentrato in panchina
Per quale motivo ci dovrebbe essere uno psicologo in una squadra di calcio o di basket, ad affiancare un nuotatore o in una palestra in sala fitness?
Quello che spesso non si tiene presente è che qualsiasi attività, anche fisica, implica un coinvolgimento mentale, qualunque sia il livello in cui viene praticata. Per questo motivo è importante allenare adeguatamente anche la mente, oltre che al corpo.
Non basta l'allenatore? Sinceramente no. Perché per quanto si tratti di una figura preparata, ci sono competenze e tecniche proprie dello psicologo che possono servire a migliorare le prestazioni. Questo è valido sia a livello individuale, che a livello di squadra.
Concretamente cosa fa uno psicologo in ambito sportivo?
Innanzitutto osserva: le dinamiche di squadra, le gare, gli allenamenti. Essendo esterno e non essendo un "tecnico", ha quel disincanto necessario a valutare la prestazione e le dinamiche sottese e non sempre evidenti a chi ne è coinvolto.
Utilizza poi strumenti come test, colloqui e questionari per conoscere e analizzare con dati concreti le persone con cui interagisce.
Analizza le dinamiche di gruppo, in caso di squadre, e favorisce la socializzazione e la comunicazione al loro interno, correggendo gli aspetti nocivi al raggiungimento dei risultati.
Collabora nella creazione di obiettivi concretamente raggiungibili e ne valuta il conseguimento.
Intraprende percorsi di Mental Training: letteralmente un allenamento mentale che, tramite tecniche di rilassamento e visualizzazione, permette agli atleti di concentrarsi prettamente sull'attività che stanno svolgendo, isolandosi da fattori distraenti, come il tempo, lo spazio, il risultato, il pubblico.
Prepara corsi per allenatori e, nei casi di settori giovanili, per genitori, in modo da dare agli interlocutori nuovi e validi strumenti e nozioni che permettono loro di essere più supportivi nei confronti dell'atleta.
Supporta il lavoro di altre figure, come il fisioterapista, nella loro attività, in modo da accelerare i tempi di recupero o migliorare l'efficacia delle terapie con un concreto lavoro mentale.
Crea percorsi personalizzati per chi magari intraprende un'attività fisica al solo scopo di dimagrimenti e/o mantenimento, avvalendosi anche del supporto di altri specialisti ed integrando il loro lavoro, in modo da portare avanti risultati anche quando potrebbero esserci cali motivazionali.
 
Questi sono solo alcuni dei possibili interventi di uno psicologo in ambito sportivo: io ne ho elencati un po' per dare un'idea di cosa faccia quella figura che si può vedere accanto al coach prima di una partita o che parla con la squadra durante gli allenamenti, come nel mio caso.
 

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